Qui ad Atene noi facciamo così: “… quando un cittadino si distingue allora esso sarà a preferenza di altri chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, ma come una ricompensa al merito e la povertà non costituisce un impedimento…”.
Diversamente da come facevano nella antica Grecia, noi in Italia, siccome non abbiamo imparato né capito nulla, facciamo così: Quando un cittadino si distingue perché è indagato, inquisito, immischiato, “arravogliato”, quando è privo di ogni sia pur minimo spirito di servizio e senso dello Stato, quando ha interesse solo a maturare la pensione e ad intascare indennità, gettoni di presenza, privilegi, prebende o non andare a lavoro con la scusa dell’impegno politico, quando svolge la semplice politica della affermazione di se stesso, allora è PRONTO e noi lo chiamiamo, a preferenza di altri, a servire lo Stato e le sue istituzioni.
Spero che i segretari di partito (per quelli che sono rimasti) abbiano la capacità di discernere il grano dall’oglio, i fischi dai fiaschi i diavoli dall’acqua santa, il pepe dal sale, l’olio dal vino ….
Eppure bastava leggersi Pericle oppure, per quelli che non sanno leggere, vedere il filmato di Paolo Rossi!