Il disturbo alla Quiete Pubblica di Bagnoli

Bagnoli QuieteStamane alla municipalità di Bagnoli ho partecipato ad una assemblea sull’ormai noto fenomeno del disturbo alla quiete pubblica che è chiaro a tutti è localizzato in alcuni quartieri tra cui anche Piazza Bagnoli, per la presenza di molti locali che “tirano” fino al mattino con musica ad alto volume che toglie il sonno e la tranquillità ai cittadini. Alla assemblea di stamane hanno partecipato l’Assessore Carmine Piscopo, il Presidente della Municipalità nonché il Sig. Umberto Frenna, con un nutrito gruppo di suoi dipendenti,  quale titolare dell’Arenile.

Ovviamente il clima si è capito subito che era acceso. Io sono intervenuto riportando né più né meno quanto vado dicendo da un anno in consiglio comunale. Peraltro, il 16 marzo 2015 sono intervenuto in consiglio comunale (clikka) portanto all’attenzione del Sindaco e della Giunta il caso di Salvatore una persona anziana di Bagnoli, che da qualche anno è costretto a vivere sopra una sala di registrazione. Ebbene, sull’argomento sono intervenuto il 30.12.2014 (clikka), il 29.01.2015 (clikka), il 13.02.2015 (clikka), il 07.03.2015 (clikka), il 18.03.2015 (clikka), il 23.03.2015 (clikka), il 01.05.2015 (clikka) e da ultimo il 21.05.2015 (clikka) senza mai avere una risposta!

Ho, quindi, colto l’occasione per chiedere, in presenza dei tanti cittadini, cosa avesse intenzione di fare l’amministrazione, tenuto conto del fatto che il fenomeno ormai è chiaro e che occorrerebbe fare né più né meno di quanto fanno gli altri comuni d’Italia: Imporre un orario di chiusura anticipato andando a verificare le insonorizzazioni dei locali che spesse volte sono assolutamente inesistenti.

L’assessore Piscopo ha ascoltato ed ha promesso la istituzione di un tavolo tecnico (?) cosa che già ci era stata promessa a gennaio dall’assessore Panini ma che non si è concretizzata! Orbene, sulla questione sono convinto che occorre andare avanti in tutte le direzioni tenuto conto del fatto che laddove non interviene l’amministrazione sarà il Tribunale di Napoli (clikka) ad intervenire come è già accaduto in un caso specifico!

Segnalo e mi ha rammaricato l’intervento del Sig. Frenna, imprenditore del divertimento, il quale come ormai fanno i tanti imprenditori che hanno a che fare con la PA, ha messo in primo piano la questione del lavoro dichiarando che l’arenile occupa circa 80 dipendenti (?) e che queste persone non possono andare in mezzo ad una strada. Mi chiedo se si può morire del lavoro degli altri e cosa c’entri questa questione, posta quasi a mo di ricatto.

A questo punto occorre che si faccia un fronte comune e seguire l’esempio del comitato spontaneo di Bagnoli organizzando, dopo queste elezioni regionali, altre manifestazioni affinché l’amministrazione capisca una volta per tutte che la vita e la salute dei cittadini vale molto di più di quanto viene considerata dal Sindaco e dalla Giunta!

Oggi possiamo contare sui comitati per la quiete pubblica di: Chiaia, Bellini, Aniello Falcone, Cappella Vecchia e Bagnoli, occorre solo mettersi insieme!

 

4 risposte a "Il disturbo alla Quiete Pubblica di Bagnoli"

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  1. Caro Consigliere Gennaro Esposito

    Le scrivo perchè non è mio piacere il suo dispiacere e rammarico per le dichiarazioni del Signor Umberto Frenna; le chiedo scusa se le sembro prevenuto nei suoi confronti ma credo sia il caso precisare: 1)che,il Signor Frenna non è imprenditore dell’intrattenimento quanto un operatore di strutture turistico-ricettive da 22 anni, di una struttura, appunto l’Arenile che registra tra le 600.000\700.000 presenze annue.
    Mi preme perchè la sua frase nei confronti nel Signor Frenna possa sembrare ‘riduttiva’ alla persona e all’azienda.

    2)Credo che debba chiarire le idee sulla frase seguente: ”se si può morire del lavoro degli altri e cosa c’entri questa questione, posta quasi a mo di ricatto”.

    Mi permetta quindi Consigliere Esposito una riflessione sulla politica locale di questi anni cui credo il limite principale sia stato non prendersi mai le responsabilità delle azioni compiute quanto il ricorso dell’individuazione del capro espiatorio di turno.
    A Bagnoli

    Mi permetta anche di scriverle che quello che la sua frase che riporto andrebbe bene se stesse parlando dell’Ilva di Taranto e a sedere in quella sedia ci fossero i Riva. La reputo pertanto un po esagerata ed infelice…so che converrà con me.

    Ma comunque: la presenza dei lavoratori dell’Arenile stamattina-ma saranno sempre presenti anche in altre occasioni- è motivata da tre ragioni: a) la prima è perchè sono loro stessi che ce lo chiedono, b) la seconda è perchè risulta insopportabile, quella componente di indifferenza morale, che è pratica comune della politica che strumentalizza, e che non riesce ad entrare nella sostanza delle questioni ma che invece si ferma all’effimero.
    Credo che sia qui lo scarto tra politica e realtà che non si riesce più a colmare e da luogo a tante incertezze.
    c)Terza ragione: non si dimentichi che nelle piccole e medie imprese non esiste conflitto sociale.

    La politica della buona amministrazione locale dovrebbe essere quella di mediare tra le parti: le consiglio di riprendere in mano il programma ‘dolce movida’ del 2010\2011
    Mi permetta la dritta 😉

    In bocca a lupo per la sua elezione come candidato al consiglio regionale.
    Gianmaria

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  2. Caro Sig. Gianmaria Frenna, ciò che ho voluto rappresentare con il mio post è che la situazione è assolutamente sottovalutata e non presa in considerazione dall’amministrazione la quale nonostante tutte le lamentele dei cittadini e tutti i miei interventi in Consiglio Comunale non ha tentato neppure di adottare un provvedimento. Il Tavolo tecnico che è stato riproposto ieri era già stato promesso il 29 gennaio scorso e da me chiesto reiteratamente in tutti gli interventi nel Consiglio ma nulla è accaduto. La mia attività nella materia che ormai posso dire di conoscere con una certa compatenza, vuole essere di stimolo all’amministrazione ed anche agli operatori del settore affinché si inizi a discutere di possibili soluzioni condivise.

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