Il patrimonio comunale una questione di giustizia sociale!

posillipoHo iniziato la mia esperienza amministrativa pensando di dover fare una “rivoluzione”, si una rivoluzione della normalità. Ho cercato e sto cercando in tutti i modi di fare il possibile affinché si attuino i principi di buona, imparziale e corretta amministrazione. Con le condizioni economiche pietose nelle quali versa il Comune credo sia un obbligo per un buon amministratore cercare di far pagare ciò che è giusto a coloro che sfruttano i beni pubblici, quando lo sfruttamento penda in massima parte dal lato del privato, prima di chiedere il pagamento delle tasse, delle imposte ed il pagamento delle tariffe dei servizi che oggi, per effetto delle vigenti leggi, sono poste al massimo livello. Nelle condizioni in cui siamo credo, infatti, che coloro che si trovano in condizione di privilegio, forse dovrebbero avere il buon gusto di stendere una mano al pubblico per riequilibrare rapporti non più sostenibili. Ecco perché ho esaminato con rigore la convenzione del Calcio Napoli con il Comune di Napoli approvata con la delibera 716/2005 (clikka), che vi invito a leggere e dalla quale si desume che non è più attuale, poiché dallo stadio San Paolo il Comune paradossalmente ci rimette e ci rimette tantissimo, perché ciò che incassa l’amministrazione per effetto della convezione è pochissimo e non copre neppure le spese. Se aggiungo, poi, che il Calcio Napoli ha una morosità che si trascina dal 2007, allora, credo che la misura sia colma se si pensa, inoltre, che, in passato, la squadra cittadina ha beneficiato anche di contributi del comune. In quest’ottica, ho chiesto anche di sapere quali sono i canoni che il Comune incassa per i suoi beni più preziosi ed ho anche dovuto insistere non poco per avere risposte. Ebbene, credo che i cittadini dovrebbero sapere che dal Circolo Posillipo, frequentato da cittadini più che benestanti, il Comune incassa mensilmente €. 6.083,01, mentre dal Circolo del Tennis della Villa Comunale €. 8.884,56. Lascio ovviamente a Voi valutare, visto che un mio amico che ha una piccolo locale, dove vende la pizza da asporto di circa 15 mq. in Via Toledo paga circa 2.700,00 €. al mese. Per gli impianti sportivi poi ci sono delle cose che non mi quadrano. Ebbene, per ogni impianto sportivo di grosse dimensioni costruito grazie alla legge 219/81 si incassa un canone annuale di €. 11.360,00. Lo stesso canone per tutte le strutture, da quella che si trova al Corso Vittorio Emanuele (piscina Poerio), gestita sempre dal Circolo Posillipo, a quella che si trova nella 167 di Napoli, in Via Labriola. Ho già scritto in un mio precedente post delle piscine comunali gestite dalle associazioni (clikka) ma credo che se alla piscina Poerio un corso di nuoto per una volta a settimana costa dai 60,00 ai 75,00 €. al mese, a fronte di un canone mensile versato al comune di 946,00 €. allora c’è qualcosa che non mi quadra. Stessa cosa vale per le piscine superaccessoriate con palestra e solarium site al Frullone gestite dall’Acquachiara, dove le rette mensili si aggirano intorno ai 60,00 €. al mese e dove la ricettività è circa di 1.000,00 persone. Il conto credo che sia presto fatto: a fronte di un canone mensile di 946,00 €. che si versa al Comune si potrebbero incassare “forse” circa 60.000,00 €. al mese, da cui ovviamente togliere le spese che non so quanto siano. Ancora è recente un mio sopralluogo alle palestre dello stadio San Paolo (clikka) dove a dire il vero abbiamo trovato varie cose che devo ancora spiegarmi visto che tutte sono da concedersi ad uso individuale cioè a giorni ed a ore. Orbene, c’è un buon centro di Fitness che propone una retta di 45,00 €. al mese e paga un canone mensile di circa €. 940,00 con una possibilità di avere una ricettività di circa 450 persone con l’agevolazione che tutto, luce, acqua e gas sono a carico del Comune, quindi, a nostro carico. Il conto lo faccio io? bene 450X45= 20.250,00 €. al mese a fronte di €. 940,00 al mese! Non so Voi ma io mi sono candidato e sono stato eletto proprio per rompere questi grumi di potere e vi devo dire che è difficilissimo. Il bando delle piscine dopo il mio sopralluogo è stato bloccato, e dico io per fortuna, perché non recava la descrizione degli impianti e metteva sostanzialmente sullo stesso piano tutte le strutture che, invece, hanno una potenzialità economica assolutamente diversa. Il patrimonio è una questione di giustizia sociale!  

AAAAAAAOffresi!! non ho le cognizioni per capire se è poco, molto o giusto. Facciamo una simulazione per la collocazione dei beni pubblici su cui ovviamente va fatto poi un ragionamento sulla loro funzione sociale in termini di servizi ovvero in termini di reddito da reinvestire nei servizi al cittadino: 1) Affitto grande impianto sportivo sito in Via Marco Rocco di Torre Padula a pochi metri dalla fermata della metro composto da tre piani (piscina a primo piano, piscina al secondo piano, sala attrezzi al terzo piano e solarium) canone di partenza €. 946,00 mensile; 2) affitto piscina Carlo Poerio al Corso Vittorio Emanuele di grandi dimensioni canone di partenza €. 946,00 mensili; 3) intero complesso in una delle zone più belle di Napoli Via Posillipo, con discesa al mare, posti barca e ristorante, canone mensile di partenza €. 6.083,01 attualmente in detenzione al Circolo Posillipo; 4) ampia struttura con campi da tennis, ristorante, bar e servizi, sita in Villa Comunale attualmente in detenzione al Circolo del Tennis canone di partenza €. 8.884,56; 5) due ampi locali da adibire a palestre con ricettività di circa 400 persone, luce, acqua, gas compresi nel canone di locazione di €. 940,00. Questa la simulazione per vedere chi offre di più!

Quanto paga di affitto al mese un ristorante a Posillipo ?

Altre domande:

Quanto è la quota di iscrizione ad un circolo od altro consesso che usa in esclusiva ovvero a tempo un immobile comunale?

quanto costa far frequentare presso un circolo, palestra o piscina un campo estivo ad un bambini?

quanto costa un corso sportivo presso una struttura comunale?

quanto costa pranzare o cenare presso un circolo che ha sede in un immobile del comune?

quanto costa un posto barca presso il circolo Posillipo?

quanto costa l’accesso al mare ed i servizi (sdraio ombrellone o lettino) presso il circolo posillipo?

Si potrebbe fare in modo di far frequentare un posto bello come i circoli siti nelle proprietà comunali anche ad altri cittadini che del pari pagano le tasse o sono in condizioni di disagio?

Un operatore di una casa famiglia mi ha detto che i loro piccoli ospiti non hanno mai messo piede in un circolo o altra struttura natatoria del comune di napoli. E’ possibile tollerare tutto ciò in un momento in cui la crisi impone parametri di imparzialità ed uguaglianza assolutamente più rigidi? A Voi le risposte.

Vedi anche: Ippodromo di Agnano chi sussurra ai 400 cavalli clikka

vedi anche la vicenda di Palazzo Cavalcanti su Repubblica Napoli aggiornata al 09.08.2016: cavalcanti(clikka) cavalcanti (clikka) Le mie riflessioni su PalazzoCavalcanti(clikka)

vedi aggiornamento sul patrimonio: corriere12-10-2016 (clikka) repubblica12-10-2016 (clikka)

11 risposte a "Il patrimonio comunale una questione di giustizia sociale!"

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  1. Finalmente una buona musica per le mie orecchie. Grazie Consigliere Gennaro Esposito per quello che stai facendo nell’interesse di tutti noi Napoletani e della città. Mi auguro che gli amministrativi ed i dirigenti del comune di Napoli da tutti noi pagati per eseere responsabili della painificazione del territorio e delle sue risorse, ovvero anche degli impianti sportivi del Comune di Napoli, prospettino anche loro, come del resto hai già fatto tu, al nostro signor Sindaco cosa e come potrebbe fare per incrementare le entrate e distribuire meglio le risorse secondo maggiore equità per tutti. Ancore un grazie sentito e di cuore.

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  2. a proposito del san paolo, non ti dico qule fu lo sdegno di numerosissimi dirigenti comunali che, vedendo de magistris di fianco de laurentis durante le partite, si chiedevano, increduli, se il sindaco conoscesse i rapporti di dare/avere tra sscn e comune…

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  3. caro Gennaro mi trovi assolutamente d’accordo.

    spero non dimentecheremo anche tutte le valutazioni che feci sul patrimonio non ERP in vendita……..ma anche su quello ERP.

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  4. Il patrimonio pubblico è un “bene comune” che deve essere gestito nell’interesse della collettività, purtroppo, nonostante i numerosi proclami, continua la vergognosa gestione a vantaggio di singoli individui, spesso legati da ambigui rapporti con il potente di turno.

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  5. Sono stanca e delusa, faccio fatica a credere nelle istituzioni e nella politica, malgrado ciò, spero che persone di nuova leva politica come Gennaro Esposito riescano a dar voce a quei cittadini che vengono sopraffatti da abusi da parte di una burocrazia e una politica che è sempre pronta a sostenere interessi privati e schiacciare i dirtti dei comuni cittadini.

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