Mediazione obbligatoria: Ricordiamoci di questi parlamentari e di questi partiti

Questi gli onorevoli parlamentari che, infischiandosene di una pronuncia della Corte Costituzionale, che non è stata ancora depositata con la motivazione, hanno presentato emendamenti per la reintroduzione della obbligatorietà della mediazione come presupposto legale per proporre un’azione civile in giudizio:

Come cittadino ed avvocato senza tema di smentita posso dire che la mediazione obbligatoria è un inutile aggravio di costi per i cittadini. Il paradosso è che nelle cause di lavoro l’esperienza è stata fatta e si è potuto verificare che è stata assolutamente fallimentare tanto che con le riforme è stata eliminata. Non si comprende quindi come possa funzionare nelle altre materie civilistiche. Ricordiamoci di queste facce e dei partiti che essi rappresentano perché questi sono il male della società e spero che verranno estirpati dal parlamento con le prossime elezioni. Non si è ancora compreso che chi siede negli scranni delle istituzioni deve fare l’interesse pubblico e deve servire lo stato non è possibile accontentare gruppi di potere a scapito dell’interesse generale. Ricordiamoci di queste facce e di questi partiti!

Ecco le e-mail di alcuni senatori inviate un messaggio o anche il link di quest’articolo facciamoci sentire:

‘on.filippo.berselli@studioberselli.com’; ‘berselli_f@posta.senato.it’; ‘centaro_r@posta.senato.it’; ‘maritati_a@posta.senato.it’; ‘chiurazzi_c@posta.senato.it’; ‘alberticasellati_m@posta.senato.it’; ‘allegrini_l@posta.senato.it’; ‘lauraallegrini@gmail.com’; ‘balboni_a@posta.senato.it’; ‘bricolo_f@posta.senato.it’; ‘bruno_f@posta.senato.it’; ‘caliendo_g@posta.senato.it’; ‘cardiello_f@posta.senato.it’; ‘carofiglio_g@posta.senato.it’; ‘casson_f@posta.senato.it’; ‘dalia_g@posta.senato.it’; ‘dambrosio_g@posta.senato.it’; ‘dellamonica_s@posta.senato.it’; ‘delpennino_a@posta.senato.it’; ‘divina_s@posta.senato.it’; ‘info@studioeccher.it’; ‘galperti_g@posta.senato.it’; ‘giovanardi_c@posta.senato.it’; ‘ligotti_l@posta.senato.it’; ‘mugnai_f@posta.senato.it’; ‘info@francomugnai.it’; ‘perduca_m@posta.senato.it’; ‘serra_a@posta.senato.it’; ‘valentino_g@posta.senato.it’; ‘cursi_c@posta.senato.it’; ‘garraffa_c@posta.senato.it’; ‘ciarrapico_g@posta.senato.it’; ‘bugnano_p@posta.senato.it’; ‘a.paravia@antonioparavia.it’; ‘paravia_a@posta.senato.it’; ‘armato_t@posta.senato.it’; ‘bubbico_f@posta.senato.it’; ‘cagnin_l@posta.senato.it’; ‘caselli_e@posta.senato.it’; ‘casoli_f@posta.senato.it’; ‘f.casoli@elica.com’; ‘desena_l@posta.senato.it’; ‘fioroni_a@posta.senato.it’; ‘info@annaritafioroni.it’; ‘izzo_c@posta.senato.it’; ‘latorre_n@posta.senato.it’; ‘messina_a@posta.senato.it’; ‘musso_e@posta.senato.it’; ‘piccone_f@posta.senato.it’; ‘piscitelli_s@posta.senato.it’; ‘rossi_n@posta.senato.it’; ‘sangalli_g@posta.senato.it’; ‘strano_a@posta.senato.it’; ‘tomaselli_s@posta.senato.it’; ‘vicari_s@posta.senato.it’

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39 risposte a "Mediazione obbligatoria: Ricordiamoci di questi parlamentari e di questi partiti"

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  1. Non ci sono commenti per le informazioni incorrette presenti in questo articolo! Evidentemente l’autore non conosce minimamente i benefici della mediazione! Ma, tant’è, ciò non importa!
    L’importante è che i cittadini italiani possano conoscere la verità sulla mediazione.
    E cioè che è un istituto che fa risparmiare soldi, tempo e che aiuta le parti a trovare una vera e definitiva soluzione ai loro problemi e che sia di massima soddifazione in termini reali!
    QUESTA E’ LA MEDIAZIONE! QUESTI SONO I VANTAGGI CHE ALCUNI VOGLIONO CHE SIANO SOTTACIUTI!!!

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    1. Nel Suo commento, Sig. Mario, mi sembra che si sottovaluti l’esperienza già maturata con il 410 c.p.c. che è stata assolutamente fallimentare tant’è che la conciliazione è stata eliminata per i giudizi di lavoro e paradossalmente introdotta per le altre controversie civili. Per me la storia e l’esperienza hanno un significato attendo di leggere le motivazioni della Corte Costituzionale che i signori proponenti gli emendamenti pare non vogliano neppure considerare. Non so Lei Sig. Mario ma io vengo da un’esperienza diretta che mi fa dire chiaramente che la conciliazione obbligatoria viola l’elementare principio costituzionale del libero accesso alla giustizia, frapporre ostacoli non ha mai fatto bene ai cittadini. Per quello che possa valere posso dire che la giustizia sta diventando sempre più costosa e frapporre anche quest’altro costoso orpello mi sembra assolutamente inconcepibile. Non capisco dove starebbe la “incorrettezza” delle informazioni visto che mi sembra che la Costituzione stia più dalla mia parte che non dalla Sua argomentando ex art. 24 Cost. ove si legge, giusto per ricordarlo a me stesso: “Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti ed interessi”. Buona lettura della costituzione Sig. Mario!

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  2. Sig. Gennaro le spiego perchè la sua risposta non corrisponde al vero.
    1) Lei afferma “l’esperienza già maturata con il 410 c.p.c. che è stata assolutamente fallimentare tant’è che la conciliazione è stata eliminata per i giudizi di lavoro “.
    In realtà non puo’ minimamente paragonarsi l’esperienza fallimentare delle conciliazioni presso le Direzioni Provinciali del lavoro al lavoro professionale che svolgono tutti i giorni le migliaia di mediatori professionisti dell’arte del problem solving. ecco perchè la mediazione civile e commerciale funziona: perchè i mediatori sono dei veri e propri professionisti, ben preparati e monitorati da organismi accreditati dal Ministero della Giustizia!!!
    2) Lei dice “la conciliazione obbligatoria viola l’elementare principio costituzionale del libero accesso alla giustizia, frapporre ostacoli non ha mai fatto bene ai cittadini”.
    NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO! Il rtentativo obbligatorio di mediazione non è incostituzionale per via di varie considerazioni. innanzi tutto lo prevede e avalla la direttiva europea sulla mediazione n. 52/2008/CE; in secondo luogo non costituisce violazione del principio di difesa perchè non obbliga le parti a mediare, ma solo a tentare di farlo (e per altro solo in alcune materie) rimanendo libere le parti di non conciliarsi e non potendo essere in alcun modo coartate a farlo. DOVE E’ QUINDI LA VIOLAZIONE COSTITUZIONLE DI CUI PARLA???
    In riferimento poi alla mediazione come ostacolo, anche qui cio’ che lei afferma non corrisponde al vero. Chi l’ha detto, infatti, che non sia il contrario, e cioè che non sia il giudizio a potersi considerare un ostacolo alla conciliazione che le parti vgliano fare? Del resto il legislatore parla chiaro: solo su diritti disponibili e’ possibile la conciliazione!
    La mediaizione non ha mai fatto bene ai cittadini perchè chi la oppone e la avversa, non ha dato modo ai cittadini di testarne il reale ed efficacie utilizzo!!! QUESTO E’ IL VERO PROBLEMA!!
    3) Lei dice poi “Per quello che possa valere posso dire che la giustizia sta diventando sempre più costosa e frapporre anche quest’altro costoso orpello mi sembra assolutamente inconcepibile”.
    Le rispondo dicendole che ha ragione da vendere!! Proprio per questo – al fine di non pesare sui cittadini, caricandoli di pesi economici a volte insostenibili – è bene che sia data loro la possibilita’ di risolvere le loro dispute con la mediazione, anzichè in giudizio! ….il tutto senza dover attendere una media di nove-dieci anni di giudizio (nei tre gradi) per poter (eventualmente) avere ragione; con una media -invece- di circa 45 giorni di durata del procedimento di mediazione presso gli organismi pubblici e privati di mediaizone!!!
    4) “Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti ed interessi” è un principio costituzionale sacrosanto ed inviolabile, ovviamente!
    Ma da tale disposizione costituzionale si evince – in quanto non vietato – che “tutti possono tentare di risolvere la loro controversia dove e come meglio credano, essendo liberi di poter scegliere se conciliarsi o meno”!!! Le ricordo che l’obbligo non è sull’accordo ma sul tentare di farlo!!! Non puàò quindi parlarsi di norma incostituzionale, tantomeno vessatoria.
    VESSATORIO E’ IL COMPORTAMENTO IMMOTIVATAMENTE OSTRACISTICO VERSO L’ISTITUTO DELLA MEDIAIZONE CHE – OLTRETUTTO – ESISTE DALLA NOTTE DEI TEMPI ED E’ LARGAMENTE UTILIZZATO SOPRATTUTTO NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI!
    Le ricordo anche che l’Italia, nell’ultimo rapporto Doing Business 2012 è agli ultimi posti, vicina al Ghana!! (con tutto il rispetto possibile per il Ghana!).
    I dati, infatti, inchiodano l’Italia al 158esimo posto su 183, evidenziando il baratro con le altre principali economie UE come Francia e Germania dove, rispettivamente, i processi si concludono in 331 e 394 giorni.
    Ci vuole buonsenso e senso di giustizia, Sig. Gennaro!!

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    1. Sig. Mario sono oltre diciotto anni che svolgo la professione di avvocato e prima di iniziare la via giudiziaria, sempre se la reputo percorribile, ho sempre tentato fino allo stremo una conciliazione. A napoli infatti si dice “meglio nu male accordo che na causa vinciuta”. Posso dire che sono giunto ad una conciliazione con una percentuale significativa solo quando mi sono trovato davanti al giudice che con la sua autorità ha invitato le parti a conciliare. Sull’autorità del mediatore ho, se permette, i miei dubbi. Sulla professionalità dei mediatori poi, stendo un velo pietoso, nella categoria sono inclusi anche persone neppure laureate in giurisprudenza o neppure laureate … A Napoli ci sono simulacri di organizzazioni che redigono pacchi di verbali negativi intascando l’orpello di cui parlavo. Sa cosa penso che se uno si vuole conciliare lo fa spontaneamente semmai assistito da un bravo avvocato, se è obbligato non credo sia d’animo ben disposto. Quanto alla prova di resistenza costituzionale della obbligatorietà ho i miei dubbi e voglio leggere la motivazione della Consulta che lei evidentemente non ritiene all’altezza se pensa di scavalcarla come fosse un inutile ostacolo al perseguimento degli interessi lobbistici degli organismi di conciliazione. Mi saluti i suoi amici mediatori … io sto dalla parte dei cittadini

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  3. io da cittadino non laureato penso che se’ ” nei casi dove e’ possibile trovare una conciliazione ” e possibile evitare il processo sarebbe meglio…certo le due parti devono essere concilianti nel trovare un accordo

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    1. Purtroppo voi cittadini non sapete che la mediazione non è gratuita, ma si paga, anche in caso di mancato accordo e non è vero che i soldi versati vengono poi rimborsati, ma si possono solo “scaricare” in sede di dichiarazione dei redditi. Per non parlare delle amministrazioni pubbliche che non si costituiscono proprio in sede di mediaconciliazione. Sono un avvocato e ad una mia cliente, dipendente di un noto ospedale è arrivata una convocazione per colpa professionale in sede di mediazione. La dipendente si è rivolta alla propria amministrazione, chiedendo cosa fare; l’amministrazione ha risposto che si sarebbe attivata solo con l’arrivo della notifica dell’atto di citazione e che lei era libera di presentarsi per conto suo. Risultato: la dipendente si è rivolta a me e solo per essere presente in sede di mediazione e dichiarare la propria estraneità, avrebbe dovuto versare Euro 500,00 all’organismo di mediaconciliazione (soldi che non le sarebbero stati restituiti!). Risultato: ha fatto come l’amministrazione, ha inviato un fax (per non pagare!).
      Intanto trattandosi di colpa professionale la parte che ha intentato la procedura di mediaconciliazione ha pagato per avere un verbale negativo e dovrà comunque pagare anche spese processuali per intentare il giudizio. Si paga due volte e si allungano i tempi della giustizia. Se vogliamo gli avvocati, già quando un cliente si rivolge ad essi, prima di intentare il giudizio, inviano alla controparte una lettera a fini di transigere in via stragiudiziale. Chi ha bisogno della Mediaconciliazione? Questo è l’ennesimo deterrente per arrivare ad una giustizia solo per pochi che se la possono permettere! E un altro articolo della Costituzione viene calpestato oltre alla mortificazione della categoria degli avvocati.

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  4. Ricordiamoci non solo dei parlamentari che dici tu.. ma anche di Alfano e di Vespa ………
    Quanto ad alcuni colleghi che sperando di guadagnare qalcosa con sta roba sono arrivati a denigrare la loro stessa professione … no comment!!

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  5. Ho dato un’occhiata al tuo sito bello davvero collega Continua adifendere LA GIURISDIZIONE ma guarda un po’ se per andare devanti ad un pubblico giudice devo dar prima soldi ad un privato…..

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  6. Sig. Gennaro,

    lei dice: “sono oltre diciotto anni che svolgo la professione di avvocato e prima di iniziare la via giudiziaria, sempre se la reputo percorribile, ho sempre tentato fino allo stremo una conciliazione”.
    PROBABILMENTE NON ERANO CONCILIAZIONI QUELLE CHE FACEVA, MA TRANSAZIONI ESO O ENDO PROCESSUALI.
    Lei poi dice: “Posso dire che sono giunto ad una conciliazione con una percentuale significativa solo quando mi sono trovato davanti al giudice che con la sua autorità ha invitato le parti a conciliare”.
    QUELLO NON E’ UN INVITO LIBERO, MI SCUSI. LO SANNO TUTTI CHE DAVANTI AD UN GIUIDICE COME MINIMO LE PARTI HANNO UN POCHINO DI TIMOR REVERENTIALIS!! DIFFERENTE INVECE E’ LA MEDIAZIONE QUANDO LE PARTI SI SIEDONO DAVANTI AD UN MEDIATORE CHE, PROPRIO PERCHE’ NON E’ E NON SARA’ MAI UN GIUDICE, LE PUO’ REALMENTE AIUTARE A TROVARE UN ACCORDO NEGOZIALE CONCILIATIVO!
    Lei continua poi dicendo: ” Sull’autorità del mediatore ho, se permette, i miei dubbi. Sulla professionalità dei mediatori poi, stendo un velo pietoso, nella categoria sono inclusi anche persone neppure laureate in giurisprudenza o neppure laureate”. FORSE NON SA CHE I MEDIATORI ACCREDITATI PRESSO GLI ORGFANISMI SONO PROFESSIONISTI ALTAMENTE PREPARATI E CHE DEBBONO AGGIORNARSI OGNI BIENNIO MINIMO! LA LEGGE PREVEDE ANCHE CHE GLI ORGANISMI DEBBANO SCEGLIERE MEDIATORI IN BASE ALLE LORO ESPERIENZE PROFESSIONALI E CURRICOLARI CERTIFICATE! INOLTRE IL MEDIATORE, NON ESSENDO UN GIUDICE, NON DEVE NECESSARIAMENTE AVERE SOLO CONOSCENZE DI DIRITTO! GLI ACCORDI CHIUSI IN MEDIAZIONE, INFATTI, TROVANO CONSENSI SU INTERESSI E BISOGNI DI PARTE E NON SEMPRE SOLO SU DIRITTI E DOVERI!
    Lei parla infine di “interessi lobbistici degli organismi di conciliazione”. VOGLIAMO PARLARE DEGLI INTERESSI LOBBISTICI DEGLI AVVOCATI? O CREDE CHE SIA MEGLIO NON TOCCARE QUESTO TASTO? IL BROCARDO “PIU’ RENDE, PIU’ PENDE” SE LO RICORDA?

    LA MEDIAZIONE E’ DALLA PARTE DEI CITTADINI, RICORDIAMOCELO TUTTI!

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  7. Quanta retorica nelle parole di Mario l’aggioramento dei mediatori non esiste .. e un corso di 50 ore a cui possono accedere TUTTI a cnhe un laureatto in scienze motorie e poi dopo per conoscenze e senza selezione alcuna iscriversi in ente di conciliazione che porfessionalità può dare guardi che porprio in queste ore gli stessi fautori della mediazione hanno docuto comunque ammttere in Parlamento che la formazione dei mediatori è inesistente .. si faccaia una navigata su internet

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  8. Altra considerazione: io chiedo 100 all’assicurazione l’assicurazione mi offre 20 chiudiamo a 50 questa che cosa è una transazione o è unna conciliazione se la fa l’avvocato è una spregevole transazione.. se la fa Lei Mario che è un mediatore la cosa si ammanta di sacralità e diventa una conciliazione, un evento dove non ci sonon nè vinti nè vincitori il segno di un palingenesi dove regnerà la pace perpetua. ecco la differenza tra transazione e conciliazione!!!!!

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  9. Andy, non è retorica ma realtà dei fatti.
    Possibile che in tutto il mondo la mediazione è accettata quasi quanto la manna dal cielo perchè mette d’accordi tutti, cittadini, avvovati e consulenti, mentre in Italia è vista con spavento e timore (e per questo è avversata a morte!)?
    Ma lo vogliamo capire che se non riportiamo l’economia e la voglia di crescere a livelli accettabili qui si va in malora tutti?? Siamo paragonati al Ghana o giu’ di li’ dal rapporto mondiale sulla lungaggine dei processi; siamo ai primi posti come paese in cui regna la corruzione; gli investimenti e la crescita hanno abbandonato l’Italia da oltre 20 anni (fonte: Italia oggi, Il Sole-24 Ore, ecc…).
    Ma a che gioco giochiamo noi? Siamo solo bravi a contrariare ogni possibile novità che, se lasciata sviluppare, possa dare una mano alla ri-crescita?
    E’ talmente ovvio e palese che la mediazione è uno dei volani della ricrescita e della credibilità di uno Stato che è veramente frustrante dover affrontare ogni volta, e con giuristi peraltro, gli stessi argomenti.
    Se uno Stato non è credibile a livello di giustizia e di pene, e l’Italia non lo è minimamente, non è uno stato che può competere con gli altri e…gli investitori stranieri non enrano, anzi fuggono!!!
    La mediazione p uno degli strumenti che fa dire ad un imprenditore straniero che voglia venire ad investire in Italia: “bene, dove si inizia?”; piuttosto che: “non verrò mai ad investire qui. E se poi la sfortuna vuole che mi debba inoltrare nei meandri di una controversia in un tribunale italiano cosa succede?”.
    Glielo va a dire lei, sig. Andy, che c’è la verosimile (anzi certa) possibilità che debba rimanere oltre 9 anni in giudizio, di media?
    Ma vogliamo continuare a prenderci in giro e a prendere in giro chi ci sta intorno oppure, una buona volta, lasciamo da parte i diritti quesiti e di casta e di lobby e ci mettiamo a comprendere come IL BENE PER IL CITTADINO NON SIA SEMPRE UN RICORSO ALLA GIUSTIZIA ORDINARIA ACCOMPAGNATO DA UN LEGALE MA, SOPRATTUTTO IN ALCUNE TIPOLOGIE DI CONFLITTUALITA’, E’ BENE CHE UNO STATO INDIRIZZI I SUOI CITTADINI – ANCHE CON L’USO DELLA COERCIZIONE(si veda l’art. 5, comma 1, del D. lgs. 28/2010) – A TENTARE DI ACCORDARSI CON METODI NEGOZIALI MOLTO PIU’ CELERI, ECONOMICI E, SOPRATTUTTO, SENZA LA NECESSITA’ DI DOVER PAGARE L’OBOLO PER L’ASISTENZA DI UN AVVOCATO!
    Per tutto il resto è tautologico che il ricorso all’autorità giudiziaria è giusto, necessario se voglio dirimere il conflitto e sacrosanto!

    Passando alla formazione dei mediatori: quello che lei dice, Andy, non è assolutamente esatto.
    Così come ci sono avvocati impreparati e avvocati preparati, ci sono enti di formazione alla mediazione che insegnano realmente bene ed enti che non insegnano affatto!
    Sta alla scelta del futuro mediatore scegliere l’ente di formazione che realmente gli insegnerà ,’arte del mediare, senza necessariamente frequentare il corso che costa di meno e che, ovviamente, da di meno!!!(così come sta alla scelta del cliente scegliersi l’avvocato bravo, e non quello inesperto nella materia oggetto del suo contendere!!)
    Le 50 ore di formazione, infatti, se erogate da un ente di formazione alla mediazione che sia serio e che abbia docenti competenti e preparati, sono bastevoli per poter iniziare la professione; e ce ne sono di enti di formazione ottimi, che sono sul mercato da diversi anni!!! BASTA SCEGLIERE BENE!

    Per quanto concerne gli accrediti dei mediatori agli Organismi di mediazione, vale il medesmo principio. Alcuni organismi di mediazione seri hanno dei filtri all’ingresso: vale a dire accreditano mediatori solo dopo che questi, oltre ad aver frequentato un corso per mediatori serio, abbiano passato una serie di test scritti ed orali!
    NON PUO’ ASSOLUTAMENTE CORRISPONDERE AL VERO, QUINDI, LA SUA AFFERMAZIONE CIRCA LA NON PROFESSIONALITA’ DEI MEDIATORI IN GENERALE!!!
    Non è assolutamente vero, e lei lo sa Andy, che i fautori della mediazione hanno ammesso che la formazione dei mediatori è inesistente, perchè sarebbe come dire che la formazione degli avvocati, o dei commercialisti è inesistente: BISOGNA FARE I DEBITI DISTINGUO, COME IN TUTTE LE PROFESSIONI!

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  10. Inoltre Andy, quando lei dice “io chiedo 100 all’assicurazione l’assicurazione mi offre 20 chiudiamo a 50 questa che cosa è una transazione o è unna conciliazione se la fa l’avvocato è una spregevole transazione.. se la fa Lei Mario che è un mediatore la cosa si ammanta di sacralità e diventa una conciliazione” praticamente si è risposto con quello che ha detto!

    Lei parla sempre in prima persona, usando “io”!
    Lo vede? la differenza è SOSTANZIALE ED EVIDENTE: quando un cittadino vuole tentare di ottenere giustizia in giudizio o tramite una transazione non può minimamente essere lui in primis partecipe e fautore della sua soluzione e decisione: in giudizio chi decide è un giudice, in transazione chi decide, usando l'”io” è l’avvocato de cliente!!!
    In mediazione, invece, non è l'”io” dell’avvocato (o del consulente altro) che primeggia ma è l'”io” del cliente a farlo.
    la differenza, quindi, è presto fatta: la mediazione è per le parti e (se le parti vogliono) promana dalle parti; è quindi uno strumento di estrema libertà; mentre la transazione è (a volte) per le parti e comunque promana sempre dal consulente (avvocato o altro professionisa che sia), mai dalle parti realmente in conflitto!!!
    LE BASTA COME DIFFERENZA? …..E’ EVIDENTE CHE ANCORA TRA NOI AVVOCATI VI SIA UNA ENORME CONFUSIONE TERMINOLOGICA E FUNZIONALE TRA ISTITUTI GIURIDICI!

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    1. Vuoi vedere che la madia-conciliazione obbligatoria è la manna dal cielo per risolvere tutti i problemi della giustizia ? Da avvocato conosco bene quali sono i mali della giustizia questa cosa non me la può raccontare Sig. Mario. Facciamo che il tentativo è facoltativo oppure che se il mediatore non riesce a far conciliare le parti non si paga nulla neppure per spese di segreteria e vediamo che succede. Potrebbe essere una soluzione e poi vogliamo dire ai cittadini che con quest’affare della media-conciliazione obbligatoria sono gravati da una spesa in più! Per mia esperienza gli operatori importanti quelli a cui Le si riferisce spesso nei contratti introducono la clausola arbitrale ed il gioco è fatto. Vogliamo, poi, parlare del tentativo presso l’AGICOM per le controversie sulla telefonia mobile. Purtroppo per Lei Sig. Mariopromediazione abbiamo già fatto l’esperienza della conciliazione obbligatoria e come dice il vecchio saggio l’esperienza insegna o meglio dovrebbe insegnare.

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  11. Ieri il Senato in sede deliberante ha approvato la riforma del condominio.
    Nel testo di legge è contenuta anche una norma (si tratta dell’art. 71
    quater disp. att. c.c.), integrativa del decreto legislativo 28/2010. Essa
    chiarisce, opportunamente, quali siano le controversie in materia di
    condominio soggette a mediazione obbligatoria e contiene alcune prescrizioni
    di coordinamento tra la disciplina in tema di mediazione e quella in tema di
    condominio.

    E’ interessante notare come rispetto alla originaria versione che era stata
    licenziata dalla Camera in prima lettura sia stato espunto un inciso che
    avrebbe allargato a dismisura l’ambito di applicazione della norma, a mio
    giudizio in contrasto con la stessa impostazione del d. lgs. 28/2010 come
    esplicitata nella relazione illustrativa (in esso si prevedeva che fossero
    soggette a mediazione obbligatoria anche tutte le controversie in cui fosse
    stata parte un condominio).

    Mi pare che questo intervento potrebbe costituire il punto di partenza per
    una ripensamento sulla mediazione, a cominciare da una restrizione
    dell’ambito delle controversie soggette a mediazione obbligatoria.

    Credo però che risulterebbe inapplicabile se la pronunzia della Corte
    costituzionale del 22 ottobre avesse dichiarato l’illegittimità
    costituzionale dell’intero art. 5, comma 1, del d.lgs. In questo caso
    infatti verrebbe a mancare il presupposto normativo della nuova disposizione
    di cui riporto il primo comma:

    Art. 71-quater – Per controversie in materia di condominio, ai sensi
    dell’articolo 5, comma 1, del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, si
    intendono quelle derivanti dalla violazione o dall’errata applicazione delle
    disposizioni del libro terzo, titolo VII, capo II, del codice e degli
    articoli da61 a 72 delle presenti disposizioni per l’attuazione del codice.

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  12. Caro sig. Gennaro, ci vuole venire a raccontare che -invece- la manna dal cielo sarebbe sempre l’accesso alla giustizia ordinaria così lenta, costosa e farraginosa che abbiamo in Italia? Ma chi ci crede?
    Facciamo che lasciamo decidere SERIAMENTE al cittadino quale strada intraprendere, con avvocati che però SERIAMENTE lo informano dell’esistenza e dei vantaggi e dei costi e dei tempi della mediazione, e facciamo anche che se poi l’avvocato non riesce a far vincere il proprio cliente in giudizio non si paga nulla, neppure la sua parcella? Vediamo che succede in questo modo?

    MA COME E’ POSSIBILE SOLAMENTE PENSARE COME LA PENSA LEI – SIG. GENNARO – CHE L’ATTIVITA’ DEL MEDIATORE E DELL’ORGANISMO SIA FATTA GRATIS ET AMORE DEI? MA CHI CI CREDE? LI PAGA LEI I MEDIATORI E GLI ORGANISMI?

    Cerchi allora di fare discorsi costruttivi e soprattutto realistici! Grazie!

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    1. Caro Signore ma Lei è avvocato? e se si dove pratica la professione? Sa perché quà “giù al Sud” se non vinci la causa a stento riesci ad avere il rimborso delle spese vive ed oggi con i patti di quota lite si va ancor di più in questo senso quindi io non mi scadalizzerei affatto come Lei della proposta: “Se concili e sei stato bravo vieni pagato altrimenti nisba” così il mediatore sta sul mercato come tutti gli altri professionisti non è che si deve creare una sacca di privilegiati no? Ma leggo dal senato che qualche vittima nel condominio già l’avete fatta voi fautori della mediazione obbligatoria … ma i cittadini ne terranno conto spero … gli avvocati sicuramente.

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    2. Io sono e rimarrò contro al mediazione obbligatoria a pagamento (non basta l’aumento dei costi per adire la giustizia ordinaria?) con tutta la stima per i colleghi che hanno visto nella legge istitutiva dichiarata incostituzionale, opportunità di lavoro, non è accettabile che essa venga riproposta. Tra l’altro mediatore poteva essere anche una persona che non c’entra niente col diritto. Ma questa Italia a vulimm’ ittà proprio inta munnezz’? Potrei aprire uno spiraglio solo se la mediazione non fosse a pagamento e l’incarico di mediatore potesse essere ricoperto solo da avvocati con esperienza almeno quinquennale e non da chiunque fa un inutile corso al costo variabile da 200 a 500 euro. Diversamente amici cari, l’italietta diventa sempre più piccola. Il Sig. Mario dice non si è obbligati a mediare, ma a tentare di mediare, però a pagare i costi della mediazione si è obbligati. La lungaggine dei giudizi non si risolve con la mediazione che come era stata pensata si risolveva solo con un aggravio di spese e allungamento dei tempi della giustizia.

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  13. Sig. Gennaro, anche se non fossi avvocato, non ci vorrebbe mica tanto a capire che la giustizia può essere esercitata in tanti modo e che se una persona vuole ottenere soddisfazione in altri modi rispetto all’accesso al giudice, può liberamente farlo, senza dover subire pressioni sulla demoniaca scelta che ha esercitato servendosi della mediazione finalizzata alla conciliazione!
    Forese c’è stato da parte sua un fraintendimento: la mia poposta era non di pagare l’avvocato se il cliente concilia o meno, ma – vista la sua provocazione (di pagare l’organismo e il mediatore solo se le parti conciliano) le ho fatto presente che forse sarebbe meglio pagare gli avvocati solo se i propri clienti vincono il giudizio, altrimenti nisba!!! COME SI SENTIREBBE IN QUESTA MANIERA? LA CREDE UNA POSIZIONE ACCETTABILE PER LA CATEGORIA FORENSE? SE NON LA RITIENE ACCETTABILE, BEH, ECCO, ALLORA CONSIDERI CHE NON PUO’ ESSERE ACCETTATA NEMMENO DALLA CATEGORIA DEI MEDIATORI E DEGLI ORGANISMI DI MEDIAZIONE!!!
    se proprio la vuole sapere tutta, gl iavvocati la devono smettere di arrogarsi dei diritti quesiti che oramai non possono piu’ permettersi: l’accesso alla giustizia non e’ piu’ a senso unico e monopercorso. In altre parole il cittadino sta iniziando a capire che – con la mediazione – si risparmiano tempi, costi (anche quelli dell’avvocato) e incazzature (mi passi il termine)!!!
    Questo lo dico proprio perchè tengo alla categoria degli avvocati e sono convinto (ma non solo io) che se gli avvocati non cambiano posizione sulla medizione, ne usciranno sconfitti, e alla grande.
    Sun Tzu, in l’Arte della Guerra diceva che: “se non puoi battere il tuo nemico, alleati a lui!”,
    Mico lo hanno ancora capito gli avvocati!!!
    Potevamo, senza scioperi, battaglie e proclami, avere la meglio sulla gestione dell’istituto della mediaizone e sulla gestione dell’assistenza dei clienti in mediazione ed invece….ci siamo fatti sfuggire la mediazione di mano (forse per paura, forse per arroganza, forse per altro) e molti altri professionisti si sono accorti di quest vulnus e lo hanno capito: lei si vada a vedere come funzionano bene le camere di mediazione dei Dottori commercialisti, Geometri, Consulenti del lavoro, ingegneri, tanto per fare qualche esempio lampante!!!

    Rispondo anche a Domenico che inizia il su messaggiop con l’acredine tipica di chi attacca per non essere attaccato chiarendo subito che è “contro la medizione obbligatoria a pagamento”!!!
    Forse Domenico lei non si ricorda (spero che sappia) che la mediazione obbligatoria non esiste, ma esiste solo il tentativo obbligatorio di mediazione che non significa che le parti si devono obbligatoriamente conciliare!
    Ripeto inoltre un concetto che forse a Domenico è sfuggito: se le parti si conciliano i costi della gistizia son abbattuti, e alla grande! Quindi, dove sono quelli che chiamate “orpelli”, “balzelli”, “oboli” e “costi aggiuntivi”?
    Le rispondo anche in merito ai corsi per mediatori che lei, con un indelicato (giusto perchè non volio utilizzare il suo stesso linguaggio) aggettivo di disprezzo chiama “inutili”! Ma come un professionista che non nè sa nulla a denigrare un percorso di studi (il corso di alta formazione post universitaria per mediatore professionista) ed una professione (quella del mediatore professionista) così innovativi e di chiara ed oggettiva vantaggiosità per cittadini, istituzioni e mercato???
    Il denigrare a priori, sig. Domenico, è tipico di noi avvocati: dove non conosco non vad nemmeno a provare, in quanto è feccia!!! Questo è un raggionamento a dir poco ridicolo e rischia di chiudere la categoria ancora di piu’, a vantaggio degli spazi che si stanno prendendo (o si sono già presi) altre professioni.
    Fino a quando ci saranno ragionamenti del genere, Sig. Domenico, rimarremo bloccati ed avviluppati sui nostri ego, con buona pace della crisi che continuerà a galoppare libera, anche grazie a chi ragiona in questa maniera, invece di comprendere come per uscirne, a volte, bisogna usare non solo astuzia e furbizia, ma anche umiltà!
    A BUON INTENDITOR POCHE (ANZI POCHISSIME) PAROLE!

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  14. Sig. Gennaro, anche se non fossi avvocato, non ci vorrebbe mica tanto a capire che la giustizia può essere esercitata in tanti modo e che se una persona vuole ottenere soddisfazione in altri modi rispetto all’accesso al giudice, può liberamente farlo, senza dover subire pressioni sulla demoniaca scelta che ha esercitato servendosi della mediazione finalizzata alla conciliazione!
    Forese c’è stato da parte sua un fraintendimento: la mia poposta era non di pagare l’avvocato se il cliente concilia o meno, ma – vista la sua provocazione (di pagare l’organismo e il mediatore solo se le parti conciliano) le ho fatto presente che forse sarebbe meglio pagare gli avvocati solo se i propri clienti vincono il giudizio, altrimenti nisba!!! COME SI SENTIREBBE IN QUESTA MANIERA? LA CREDE UNA POSIZIONE ACCETTABILE PER LA CATEGORIA FORENSE? SE NON LA RITIENE ACCETTABILE, BEH, ECCO, ALLORA CONSIDERI CHE NON PUO’ ESSERE ACCETTATA NEMMENO DALLA CATEGORIA DEI MEDIATORI E DEGLI ORGANISMI DI MEDIAZIONE!!!
    se proprio la vuole sapere tutta, gl iavvocati la devono smettere di arrogarsi dei diritti quesiti che oramai non possono piu’ permettersi: l’accesso alla giustizia non e’ piu’ a senso unico e monopercorso. In altre parole il cittadino sta iniziando a capire che – con la mediazione – si risparmiano tempi, costi (anche quelli dell’avvocato) e incazzature (mi passi il termine)!!!
    Questo lo dico proprio perchè tengo alla categoria degli avvocati e sono convinto (ma non solo io) che se gli avvocati non cambiano posizione sulla medizione, ne usciranno sconfitti, e alla grande.
    Sun Tzu, in l’Arte della Guerra diceva che: “se non puoi battere il tuo nemico, alleati a lui!”,
    Mico lo hanno ancora capito gli avvocati!!!
    Potevamo, senza scioperi, battaglie e proclami, avere la meglio sulla gestione dell’istituto della mediaizone e sulla gestione dell’assistenza dei clienti in mediazione ed invece….ci siamo fatti sfuggire la mediazione di mano (forse per paura, forse per arroganza, forse per altro) e molti altri professionisti si sono accorti di quest vulnus e lo hanno capito: lei si vada a vedere come funzionano bene le camere di mediazione dei Dottori commercialisti, Geometri, Consulenti del lavoro, ingegneri, tanto per fare qualche esempio lampante!!!

    Rispondo anche a Domenico che inizia il su messaggiop con l’acredine tipica di chi attacca per non essere attaccato chiarendo subito che è “contro la medizione obbligatoria a pagamento”!!!
    Forse Domenico lei non si ricorda (spero che sappia) che la mediazione obbligatoria non esiste, ma esiste solo il tentativo obbligatorio di mediazione che non significa che le parti si devono obbligatoriamente conciliare!
    Ripeto inoltre un concetto che forse a Domenico è sfuggito: se le parti si conciliano i costi della gistizia son abbattuti, e alla grande! Quindi, dove sono quelli che chiamate “orpelli”, “balzelli”, “oboli” e “costi aggiuntivi”?
    Le rispondo anche in merito ai corsi per mediatori che lei, con un indelicato (giusto perchè non volio utilizzare il suo stesso linguaggio) aggettivo di disprezzo chiama “inutili”! Ma come un professionista che non nè sa nulla a denigrare un percorso di studi (il corso di alta formazione post universitaria per mediatore professionista) ed una professione (quella del mediatore professionista) così innovativi e di chiara ed oggettiva vantaggiosità per cittadini, istituzioni e mercato???
    Il denigrare a priori, sig. Domenico, è tipico di noi avvocati: dove non conosco non vad nemmeno a provare, in quanto è feccia!!! Questo è un raggionamento a dir poco ridicolo e rischia di chiudere la categoria ancora di piu’, a vantaggio degli spazi che si stanno prendendo (o si sono già presi) altre professioni.
    Fino a quando ci saranno ragionamenti del genere, Sig. Domenico, rimarremo bloccati ed avviluppati sui nostri ego, con buona pace della crisi che continuerà a galoppare libera, anche grazie a chi ragiona in questa maniera, invece di comprendere come per uscirne, a volte, bisogna usare non solo astuzia e furbizia, ma anche umiltà!
    A BUON INTENDITOR POCHE (ANZI POCHISSIME) PAROLE!

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  15. Per Mario: ho una sorpresa per Lei sono mediatore accreditato quanto Lei, presso un ente privato nella mia materia, l’infortunistica stradale: sa quante mediazoni ho gestito? all’incirca una trentina in un anno, sa quante volte si è presentata l’assicurazione?? NESSUNA ha capito bene NESSUNA è così è andat anche quando io come avvocato ho dovuto obtorto collo introdurre io ( sempre in nome e per conto dei clienti le mediazioni.. ho capito perchè questo giochetto ( in alttro modo non lo voglio chiamare ) piace a cnfindustriia ci guadagnano due volte eh si DUE VOLTE primo: 1) le gente è scoraggiata a fargli le cause e si deve accontenatre di quello che gli danno perchè aoltre al contributo unificato deve pagare anche 200 euro a bott aocme minimo per vere verbale negativo e fargli causa 2) perchè ci guadagnano con le loro soceità che gestiscono ste parvenze di procediementi, ai mediatori toccano le BRICIOLE ed è per questo che vogliono che sia possibile per tutti essesre mediatori meno qualificata è la forza lavoro, meno pretende di essere pagata!!! basta dare un’occhiata ai mediatori degli enti annoverano laurati in scenze politiche, della comunicazione, in psicologia. Lei pensa onetamente che questi personaggi siano in grado di gestire complesse questioni di diritto bancario, ereditario o anche condominiale, dopo un corso di 50 ore che PER ESPPERIENZA DIRETTA ( giudizio analitico a posteriori ) so essere una perdita di tempo ( inni alla conciliazione e alla pace nel mondo, il tutto condito da citazioni di Confucio, Mahatma Gahndi e via discorrrendo ). Mi risponda lei pensa davvero questo ??? Non mi risponda con la solita tiritera per cui ci si occupa di interessi e non di diritti, lei sa quanto e meglio di me che ogni diritto sottende un iteresse purchè sia meritevole di tutela e vceversa.
    Altre chicche: nell’ente di mediazione in cui io ho prestato la mia opera quando a volte hanno dovuto chiamare i privati con le lettere o con letelefonate, è mancato poco che gli operatori venissero linciati, tanto la gente quando si litiga è convinta delle proprie ragioni…. parlamoci chiaro la mediazione così come introdotta da questa legge è di per sè stessa stata UN FALLIENTO CLAMOROSO lo so per presa diretta e lo dicono tutti i dati del ministero , gli unici che non hanno fallito sono i formatori dei meiatori quelli sì che ci hanno guadagnato e bene bene bene bene, Io sono arrivato alla conclusione che la conflittualità tra le persone è inevitabile, e ci deve essere chi stabilisce torti o ragioni, il torto e la ragione esistono stanno scritti nella legge atteniamoci a quella punto e basta e se nonl rispetiamo ci deve essere chi la fa rispettare, lo Stato e di diritto appunto altrimenti torniamo ai cazzotti o alla colt sei colpi altro che conciliazione ah ah ah

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  16. Per Gennaro: sei grande, al Sud ci vorrebbero più persone e più professionisti in gamba come te! faccaimo un bel forum permanente contro la mediazone oobbbligatoria e a pagamento aperto non solo agli avvocati sensibilizziamo la gente che ci sono persone che vogliono PRIVATIZZARE la giustizia che vogliono lucrare con lasanità, la scuola privata e ora anche con la GIUSTIZIA PRIVATA Gli imprenditori italiani INETTI ormai a produrre qualsiasi cosa vogliono mettere le mani sui bisogni della gente e sulle professoni anche quelle più antiche socialmente rilevanti. Lo scopo: i soldi ma nohhhhhhh, la concilizione e la pace nel modo a chi la volete raccontare!!!!!

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  17. Per inciso. mediazione partorita da ALFANO. Data la levatura dell’uomo politico e del legislatore una stroncatura della Corte Costituzionale era il minimo che ci si potesse aspettare. Grande Alfano… ha illuso tanti giovani con il miragggio di una professione inesistente, ha emanato una legge da pazzi, e ha fatto perdere al centrodestra il voto di 230.000 avvocati più le loro mogli o mariti Ed attenzione motli avvocati sono persone anche ascoltate che “spostano” politicamente parlando, anche altri voti. Il PDL all’ 8-10 % ancora troppo…… Alfano a casa!!!! non solo i parlamenatri che dici Tu Gennaro ! Ma tanto a far piazza pulita di Lui e forse anche di Vespa ci penseranno le prossime elezioni Meglio la sinistra gente più seria e rigorosa, loro una legge così non l’avrebbero mai fatta, non uno del PD ha difeso l’indifendibile.ed iresponsabili giustizia del PD ( in testa Della Monica, insigne magistrato) sono stati i fautori di iniziative di legge contro queste cose. Ricordiamoci Gennaro dei parlamentari chhe dici Tu, ma ricordiamoci anche per chi votare la prossima volta.

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  18. E Poi poi poi avete perso la Corte Costituzionale ha fatto polpette di questo pseudo istituto.. il Giudice ha deciso basta, oltre la Corte Costituzionale non c’è niente.

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  19. Andy, complimenti! hai anche doti di preveggenza? Come fai ad affermare una cosa simile? La Corte costituzionale non ha minimamente ancora deciso e lei già conosce la decisione?
    ma non lo sai che l’incostrituzionalità sarà (e non è) dovuta solo ad un mero problema tecnico di eccesso di delega? Quindi la corte non ha minimamente detto che è incostituzionale l’obbligo di tentativo di mediazione! Ti rammento inoltre (ma forse non occorre ricordartelo, occorre spiegartelo) che circa il 65-70 % dei mediatori sono avvocati! Quindi Alfano non ha perso alcun voto! Infatti è proprio lui che insieme ad alcuni organismi di mediazione sta lavorando per il ripristino dell’obbligatorietà e per non far fare all’Italia la solita figura di paese sottosviluppato, dove se ho la disgraziata idea di andare in causa posso pure morire, tanto prima che decidono qualcosa passano di media “solo” 9 anni!!!!!!
    La mediazione ha sempre messo d’accordi PDL e PD! Si vada a leggere i lavori parlamentari e tutti i disegni di legge che in questi ultimi 15 anni sono stati emanati a favore della mediazione. …ma che te lo dico a fare…!

    Infine Andy, dopo quello che hai detto, mi sembra ovvio che quelli che ragionano come te sono i migliori professionisti! Bravo, continua a chiedere soldi ai clienti per accompagnarli in giudizio, fino a quando non si stufano sai…del resto…..piu’ rende piu’ pende, no? Quanti soldi credi che possano ancora regalare agli avvocati i poveri cittadini tartassati fino all’osso del collo? ma non ti rendi conto che con quello che dici degli avvocati dai praticamente una idea di attività lucrativa al 100%? SE I CITTADINI SAPESSERO DEGLI ENORMI VANTAGGI DELLA MEDIAZIONE, CIRCA IL 70% DEGLI AVVOCATI DOVREBBERO CAMBIARE MESTIERE!! E’ QUESTA LA VERITA’ DA SPIEGARE!

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    1. vantaggi della mediazione: facciamola a pagamento solo se si transige la controversia e non obbligatoria ma facoltativa !! Vuoi vedere che adesso quelli delle lobby della mediazione stanno dalla parte dei cittadini!! Mi sembra veramente assurdo! Ci sono questioni sia tecniche che etiche che sconfessano il suo assunto sig. mario. Ai mediatori dico che stiano sul mercato come tutti non vedo perché i cittadini debbano pagare spese ed orari a mediatori anche se hanno fallito il loro obiettivo!Con la crisi sono finiti i privilegi di classe forse questa cosa non si è compresa!!

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  20. concordo con lei sig. gennaro, ma estendiamo tale ragionamento anche agli avvocati: gli avvocati verranno pagati dai clienti solamente se gli fanno vincere la causa, altrimenti l’attività svolta dagli avvocati rimane gratuita! ci sta? se si, da domani ci mettiamo di fronte ad un tavolo comune e ragioniamo assieme. se però non ci sta, allora pensi seriamente che la mediazione va retribuita anche se le parti non trovano una soluzione, così come l’avvocato si fa pagare lo stesso anche se fallisce perdendo la causa per il proprio cliente! se è vero – come e’ vero – che ci troviamo in piena crisi, anche i privilegi della classe forense devono finire! in Italia esiste ancora la democrazia, vero?

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    1. Ma sta ancora a questo sig. mario qua al sud l’avvocato se perde la causa non viene pagato come glielo devo dire e spesso ci rimette anche le spese vive !!! Ma la finiamo con questa demagogia la mediazione obbligatoria è il favore politico che soddisfa l’ennesimo grumo di interessi … e basta.

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  21. sono d’accordo con lei sig. gennaro. talmente d’accordo che direi che la stessa formula può essere adottata per gli avvocati che, quando falliscono con il loro cliente, facendogli perdere il giudizio, non saranno pagati! che ne dice? le va bene così! se si, allora mettiamoci di fronte ad un tavolo comune ed iniziamo a ragionare. se invece non le andasse bene, allora dovrebbe capire che parlare di gratuità così come non può essere adattabile all’avvocato che fa perdere la causa al proprio cliente, non può essere adattato nemmeno al mediatore quando le parti non trovano una soluzione in mediazione! viviamo ancora in uno stato democratico mi pare, vero? E QUESTA VOLTA PERO’ NON CANCELLI IL MIO COMMENTO COSì COME HA GIA’ FATTO CON IL MIO MESSAGGIO PRECEDENTE, MA ABBIA LA LUNGIMIRANZA DI METTERLO ONLINE. GRAZIE.

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  22. ma a chi vuole farlo credere sig. esposito? lei pensa veramente a quello che dice? al sud gli avvocati se perdono la causa non vengono pagati? allora converrà con me che – se così fosse -potrebbe anche normarsi questa regola, o no? se si norma questa regola allora potrebbe esere giusto normarla anche per i mediatori. altrimenti, mi consenta, e’ l’assistenza dell’avvocato “ad ogni costo e per ogni controversia” che è pura demagogia e dietrologia, e che sddisfa l’ennesimo interesse di casta! bisogna guardare avanti e stare al passo con i tempi, non pensare ancora all’avvocato come il deus ex machina del proprio cliente! e..tutto il resto è noia!

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  23. La noia è la mediazione e per ora mestiere devono cambirlo non gli Avvocati come vorrebbe Lei Mario ( Le ho dat de Lei tengo a precisare) ma i mediatori anzi in realtà i formatori dei mediatori ed i formatori dei formatori dei mediatori ed i formatori dei formatori dei formatori dei mediatori….Alfano non ha perso voti ha ragione Lei, va a gonfie veeleeee ( percentuali da prefisso telefonico )….nunc est bibendum……

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  24. Alfano lavora ancora alla mediazione.dice Lei… …vai così ( errare è umano perseverare….)
    le chiederei cortesemente di darmi del Lei quando mi risponde (se vorrà) come glielo ho SEMPRE DATO IO…e lasci perdere i soldi che io prendo ai miei clienti.( prendo i soldi giusti e i clienti sono tutti contenti altro che mediazione)..

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