Il PesceCAAN – la delocalizzazione del mercato Ittico

4500-mercatoIn seguito ad una ordinanza del Sindaco di Napoli domani (06.11.2012) il mercato ittico sito a Napoli Est in Piazza Duca degli Abruzzi, in un fabbricato del 1935 realizzato su progetto di Luigi Cosenza dovrebbe spostarsi al Centro Agroalimentare di Volla, realizzato con fondi pubblici in seguito ad un accordo di programma delle precedenti amministrazioni Bassolino/Iervolino. Oggi il nodo del pesce è arrivato al pettine e gli operatori commerciali sono una settimana che passano da un ufficio all’altro del Comune di Napoli manifestando le loro ragioni a consiglieri di ogni schieramento ed assessori. Io ci ho parlato un paio di volte con una rappresentanza abbastanza nutrita. I termini della questione che ho appreso dagli stessi grossisti del pesce sono che il mercato ha un fatturato annuo di circa 250 milioni di euro, che si avvicina il Natale, che sarebbero a rischio circa 400 posti di lavoro perché la delocalizzazione a Volla non può avvenire all’improvviso. Ho parlato con persone ragionevoli venerdì scorso ed ho manifestato il mio pensiero dicendo che la delocalizzazione di una realtà di queste dimensioni andrebbe contrattata ad un tavolo. Oggi (05.11.2012) in consiglio Comunale è stato votato un invito all’amministrazione a concedere una proroga e sopratutto di instaurare immediatamente un tavolo che porti ad una delocalizzazione con tempi concordati. L’Ordine del Giorno è passato con la precisaizone dell’Amministrazione che la proroga poteva essere concessa solo fino al 13 gennaio p.v. Oggi pomeriggio ho reincontrato un gruppetto di operatori del mercato i quali mi hanno detto chiaramente che non hanno alcuna intenzione di trasferirsi a Volla che il termine del 13 gennaio servirà a questo punto solo per far fronte al Natale e che sono pronti a lasciare il fabbricato di Luigi Cosenza per recarsi altrove, ma non a Volla, con la conseguenza che subito dopo natale dovranno licenziare circa la metà dei dipendenti. Al CAAN per altro verso è necessario che si trasferiscano gli operatori dell’ittico poiché altrimenti l’ente non si regge con i costi che ha poiché l’agroalimentare non li assorbe tutti. Difatti, fino ad oggi il Centro è in perdita con dipendenti che non prendono lo stipendio da mesi. Il rischio è che fallisca la delocalizzazione. Un’altra patata bollente per questa amministrazione che è chiamata a dare risposte. Io non ho tutti gli elementi ma ad una prima impressione mi chiedo come abbiano fatto le precedenti amministrazione a pensare ad una delocalizzazione in un altro comune. Credo che le attività economiche ogni comune se le dovrebbe tenere strette. Se poi penso a San Francisco dove c’è un mercato del pesce inserito in città, dove le persone possono anche mangiare i granchi sui banconi del pesce, allora qualcosa non mi torna. Come è stato possibile pensare ad una delocalizzazione di questo tipo? e poi il mercato del pesce non sarebbe naturale che fosse vicino al mare? Intanto il problema è serio perché al CAAN è stato fatto un investimento importante ed oggi se non si sposta il mercato ittico si rischierebbe di chiudere con un danno per soldi spesi male enorme; ma c’è anche il rischio che si chiuda il fabbricato di Cosenza e le 29 aziende grossiste, o larga parte di esse, decidano di optare per altre soluzione logistiche. Qualcuno, infatti, mi ha detto che già avrebbero acquistato un capannone in zona Napoli Est dove ricollocarsi non volendo andare a Volla. Per me è tutto assolutamente allucinante da un lato credo che l’Amministrazione deve dare corso al progetto della precedente giunta, dall’altro c’è qualcosa che non mi torna perché c’è il rischio di fare un doppio danno: Chiusura del mercato ittico e chiusura del CAAN. Possibile che in dieci anni si sia pensato di dare corso alla realizzazione del CAAN senza il preventivo confronto con gli operatori commerciali, come è possibile che la politica sia potuta andare così avanti da sola senza confronto. In consiglio a dire il vero ho registrato anche un’altra tesi da parte di consiglieri di lungo corso: questi del pesce sono in affari non chiari, non sono affidabili e non se ne vogliono andare, non è possibile che non consideriamo le ragioni dei bancarellai di piazza garibaldi perché sono deboli e poi scendiamo a patti con questi che sono forti. Io a dire il vero ho semplicemente ragionato chiedendomi che a protezione dell’interesse pubblico, specialmente in questo momento di crisi, se sposto una realtà che fattura tanto devo sicuramente essere più cauto. Spero che quelli prima di me abbiano fatto bene i loro conti poiché il saldo ora lo stanno chiedono a noi ed io non ho nessuna intenzione di pagarlo se non avrò compreso bene tutto ciò che si deve capire.

Al 02:34:47 l’intervento dell’Assessore e successivamente il mio

8 risposte a "Il PesceCAAN – la delocalizzazione del mercato Ittico"

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  1. Per gli operatori del settore ristorativo sarebbe positivo avere tutto o quasi sottomano.
    E’ giusto che il sito di Piazza Duca degli Abbrizzi sia invece utilizzato per una scuola del gusto e delle tradizioni della Campania.

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